giovedì 19 maggio 2016

Seconda ricerca su occhio ed orecchio


                                                       RICERCA DI SCIENZE
                                                                 OCCHIO
L'occhio, o bulbo oculare, è l'organo di senso principale dell'apparato visivo, che ha il compito di ricavare informazioni sull'ambiente circostante attraverso la luce.
L'occhio umano raccoglie la luce che gli proviene dall'ambiente, ne regola l'intensità attraverso un diaframma , la focalizza attraverso un sistema regolabile di lenti per formarne un'immagine sulla retina e trasforma questa immagine in una serie di segnali elettrici che attraverso il nervo ottico vengono inviati al cervello per l'elaborazione e l'interpretazione. La condizione ottica ideale di un occhio che non presenta anomalie di rifrazione è detta emmetropia.

Gli occhi umani sono due organi, posizionati nelle due cavità orbitarie del cranio. La superficie esterna di ciascun occhio è una sfera incompleta e opaca costituita per il 93% dalla sclera, che anteriormente si interrompe dando origine a una seconda porzione sferica trasparente più piccola circa il 7% della superficie totale e di differente curvatura, la cornea. Internamente alla sclera è presente uno strato pigmentato e vascolarizzato, la coroide, che si continua anteriormente dando origine prima al corpo ciliare e poi all'iride, un disco membranoso con un foro centrale, la pupilla, il cui diametro è regolato dalla muscolatura dell'iride. Le tre porzioni pigmentate formano il tratto uveale o uvea.








Profondamente alla coroide si estende uno strato fotosensibile, la retina, che termina anteriormente a livello ora serrata, cioè presso la giunzione tra la coroide stessa e il corpo ciliare. Essa contiene i fotorecettori dell'occhio che trasducono la luce in potenziali elettrici inviati attraverso il nervo ottico. Dal corpo ciliare si dipartono le fibre zonulari che si attaccano al cristallino, la lente dell'occhio, collocata posteriormente all'iride e a livello del corpo ciliare. All'interno dell'occhio si distinguono inoltre tre camere. La camera anteriore è lo spazio compreso tra la cornea e l'iride, la camera posteriore tra l'iride e il cristallino, e infine l'ampia camera vitrea, dietro il cristallino. Le prime due sono riempite dall'umore acqueo, un liquido trasparente prodotto dal corpo ciliare che defluisce attraverso il canale di Schlemm nelle vene sclerali, mentre la camera vitrea è occupata dal corpo vitreo, una massa gelatinosa che contribuisce a determinare la forma del bulbo oculare, occupandolo per i due terzi del suo volume.

L'avanzare dell'età comporta generalmente un irrigidimento del cristallino, con la comparsa di presbiopia, e possono poi manifestarsi patologie anche di carattere ereditario, come il cheratocono.


                                                    ORECCHIO
L'orecchio è l'organo del corpo umano preposto alla funzione uditiva: permette di rilevare onde sonore dai 20 hertz ai 20 kilohertz e di mantenere l'equilibrio grazie all'azione del sistema vestibolare contenuto nella porzione interna.
La funzione uditiva viene assolta da componenti di orecchio esterno e medio; mentre la funzione vestibolare è appannaggio dell'orecchio interno e tutte e tre le porzioni dell'orecchio sono ospitate dall'osso temporale.
L'orecchio umano è composto da tre parti:
  • Orecchio esterno, da cui entrano i suoni, composto da padiglione auricolare e meato acustico esterno che ha come limite laterale l'orifizio del meato acustico esterno nella porzione acustica dell'osso temporale e come limite mediale la membrana timpanica.
  • Orecchio medio, composto da membrana timpanica, cavo del timpano, cellette mastoidee e tuba uditiva.
  • Orecchio interno, insieme di recettori ad origine embrionale comune, parte dell'apparato sia acustico che vestibolare
L'orecchio esterno è formato dal padiglione auricolare, dal condotto uditivo esterno e dal timpano. Il padiglione auricolare è costituito da cartilagine rivestita dalla pelle strettamente adesa ad una sottostante membrana di tessuto connettivo, il pericondrio. La sua funzione è quella di raccogliere i suoni per inviarli all'interno del condotto uditivo. Il condotto uditivo è un tunnel dalle pareti lisce provvisto di peli e di ghiandole sebacee e ghiandole ceruminose, il cui secreto ricco di cere ha una funzione protettiva.
Al termine del condotto uditivo si trova la membrana del timpano, che è una sottile membrana sensibile alle onde sonore che vengono a infrangersi su di essa. Le vibrazioni così raccolte vengono trasmesse a tre ossicini, i più piccoli del corpo umano: il martello, direttamente a contatto con la membrana del timpano, l'incudine e la staffa. Questa prende contatto col labirinto. I tre ossicini dell'udito sono contenuti in una cavità, la cassa del timpano, che comunica all'esterno attraverso un piccolo canale lungo 3-4 cm, la Tromba di Eustachio, che sbocca nella faringe. In questo modo l'orecchio è collegato con la faringe. Ciò permette di mantenere in equilibrio la pressione dell'aria al di là e al di qua del timpano.
L'orecchio interno è la parte interna dell'apparato stato-acustico, divisibile in due porzioni, definite "labirinti":
Tra le due porzioni di labirinto è presente un liquido, definito perilinfa, mentre internamente agli organi del labirinto membranoso è presente l'endolinfa.




















Nessun commento:

Posta un commento